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David E Gli Elfi



Dicembre, mese dei primi fiocchi di neve, della corsa ai regali, della cioccolata calda e, ovviamente, dei film natalizi da vedere a casa comodamente seduti sul divano, da soli o in compagnia. E se i grandi classici del genere ormai non vi soddisfano più, ci pensa Netflix ad arricchire ogni giorno il suo già vastissimo catalogo con tante pellicole dedicate al periodo più magico dell'anno. Questa volta, a fare il suo ingresso tra le proposte natalizie della piattaforma streaming è David e gli elfi, film di produzione polacca per la regia di Michal Rogalski. La pellicola ha come protagonisti David, un bambino che crede profondamente nel Natale e Albert, un elfo stanco del proprio lavoro che fugge nel mondo reale per ritrovare quello spirito natalizio che ormai sente di avere perduto. Come vedremo nella nostra recensione di David e gli elfi, il film si propone di essere un po' diverso dal solito, con un elfo disilluso e un Babbo Natale che fuma e che non ha la minima fiducia nel genere umano; purtroppo questa idea originale non è supportata da una buona costruzione dei personaggi né da una trama scorrevole.




David e gli elfi



Come abbiamo visto nella recensione di David e gli elfi, il film vuole approfondire quello che è il vero significato del Natale, portando sullo schermo una storia che si rivela piuttosto originale e atipica rispetto ai classici delle feste a cui siamo abituati. Peccato per il ritmo della trama, troppo altalenante, ed il mancato approfondimento dei personaggi principali.


David e gli elfi è un film per famiglie che però non conquista nella sua totalità. Nonostante la dolcezza di David, il buon proposito del film e la bravura degli attori, il film resta uno dei tanti titoli del Natale.


È il turno di David e gli elfi e ancora una volta ci ritroviamo alle porte della città di queste piccole creature, dove Babbo Natale e la Signora Natale danzano sotto le note di Beyond the Sea.


Adorabili creature ci portano in Australia, dove numerose famiglie hanno passato 16,17 milioni di ore insieme ai pericolosi ma teneri personaggi del nostro più recente film animato Back to the Outback - Ritorno alla natura. All'interno della Top 10 troviamo anche altri titoli per famiglie come Jurassic World: Nuove avventure (Stagione 4), David e gli elfi__, Qualcuno salvi il Natale, La famiglia Claus e Un bambino chiamato Natale.


Gli elfi vivono prevalentemente organizzati in piccoli clan, governati da esponenti di famiglie nobili per via ereditaria. Desiderano vivere in spazi aperti e odiano i luoghi chiusi; per questo non gradiscono abitare nelle sporche e opprimenti città umane. Le meravigliose città elfiche si trovano usualmente nelle fitte foreste e nei boschi lussureggianti; se possibile vengono costruite fra i possenti rami degli alberi più alti ed illuminate magicamente. La loro vita si svolge nel pieno rispetto del territorio in cui si trovano; non hanno bisogno di sfruttarlo, perché le loro capacità magiche gli consentono di sopravvivere senza farlo. I loro prodotti di artigianato (armi ed armature, ma non solo) rasentano la perfezione e la bellezza artistica e sono sempre incantati. Sono generalmente tolleranti nei confronti delle altre razze e molto spesso ben disposti verso i mezzelfi; il loro atteggiamento nei confronti degli umani è di indifferenza, anche se gli elfi più giovani tendono maggiormente a familiarizzare con loro. I linguaggi normalmente conosciuti dalla razza sono l'Elfico e il Comune(la lingua tipica degli umani); a volte, individui particolarmente intelligenti possono conoscere i linguaggi di creature che tipicamente popolano i boschi.


La presenza degli elfi (loro stessi si riferiscono al "popolo", chiamandosi, in elfico, Tel'Quessir) su Toril è praticamente limitata al continente Faerûn; qui sono una delle razze più antiche del continente, giunta sul pianeta oltre 24000 anni fa, quando a dominare erano i draghi: gli elfi, grazie alla loro Alta Magia, riuscirono non solo a resistergli, ma anche a sconfiggerli. Attualmente, dei grandi ed estesi regni fondati allora, solo due hanno resistito nel tempo: Evermeet, o l'"isola degli elfi", situata a migliaia di chilometri ad ovest di Faerûn, ed Evereska, una valle nascosta fra le montagne nel nord del continente. Con l'avvento dell'umanità, il numero di elfi si è drasticamente ridotto; inoltre, da 500 anni è in corso la Ritirata, un ordine impartito dai capi delle nazioni elfiche a tutti gli elfi, dopo centinaia d'anni di discussioni, con lo scopo di abbandonare l'ostile Faerûn che li ha spinti gradualmente a ritirarsi verso la loro patria, ovvero Evermeet. Gli elfi di Faerûn sono suddivisi in sette sottorazze:[7]


Doppio appuntamento con il cast di Qualcuno salvi il Natale. Nella prima parte troviamo i due fratelli Kate e Teddy Pierce intenti nel mettere in atto un piano dove decidono di catturare Babbo Natale. Il piano però fallisce rischiando di far saltare il Natale così Kate e Teddy, insieme a Babbo Natale e i suoi elfi, devono trovare un modo per salvare il Natale prima che sia troppo tardi. Nella seconda parte troviamo nuovamente i due fratelli che dopo aver salvato il Natale due anni prima capiscono che il Polo Nord è in grave pericolo. Kate e Jack aiuteranno ancora una volta Babbo Natale a salvare la festività.


Nel mio episodio, impariamo molto su chi è veramente Babbo Natale, chi è stato, chi sono gli elfi e perché esistono. È tutto portato in una certa prospettiva invece di accettare semplicemente il fatto che ci sono elfi dalle orecchie a punta che lavorano da qualche parte della Terra per un uomo allegro, barbuto e grasso. È un mix della storia reale del mito di Babbo Natale di cui si è scritto per centinaia di anni, e alcune cose nuove sono state inserite per dare un senso a tutto. È davvero, davvero geniale.


I tarocchi degli Elfi sono un'opportunità unica per giocare con il passato e con il futuro, usando la magia elfica e riscoprendo i segreti dei tarocchi per la divinazione, la spiritualità e la crescita personale.


Durante i secoli di schiavitù a seguito della caduta dell'antica civiltà di Elvhenan per le mani dell'Impero Tevinter, gli elfi persero gran parte della loro storia, cultura e lingua. Tuttavia, quando Andraste e suo marito Maferath guidarono il loro esercito di Alamarri contro il Tevinter nel 1020 Era Antica,[1]gli schiavi elfi guidati da Shartan si alzarono e aiutarono a combattere i loro padroni.


Shartan venne ucciso quando Andraste fu tradita ai Tevinter, ma nel 1025 Era Antica, i figli di Maferath e Andraste donarono le Valli agli elfi come premio per aver contribuito durante la guerra. A quel tempo, le Valli erano ai margini del territorio Tevinter ed erano a malapena popolati, con solo qualche tribù Ciriana a est, e i barbari della Valle Fereldiana dall'altro lato delle Montagne Gelide. Gli elfi liberi partirono a piedi dal Tevinter alla ricerca della loro nuova casa, in un cammino chiamato "Il Lungo Viaggio". Molti perirono lungo la strada, ma coloro che sono sopravvissuti trovarono la città di Halamshiral - che significa "la fine del viaggio" in Elfico. A loro si unirono Elfi provenienti da tutto il Thedas, e iniziarono il compito di ripristinare la loro lingua perduta, la loro religione, e la loro cultura.


Negli anni, i cittadini delle Valli divennero semore più isolazionisti, forse semplicemente perché avevano appreso a non fidarsi degli umani durante il loro lungo periodo di schiavitù, o forse perché cercavano di recuperare l'immortalità di cui si parla nelle leggende per cui sarebbero stati gli umani a rubargliela. Un probabile contributo al loro isolamento fu l'ascesa di Kordillus Drakon I, che stava conquistando le città-stato vicine forzando i soggetti a convertirsi a un particolare Culto del Creatore, e stabilizzando l'Impero Orlesiano e la Chiesa di Andraste; il massacro di gente che che seguiva altri culti, come i migliaia di seguaci delle Figlie della Canzone che vennero uccisi dalle forze armate di Drakon, [5] potrebbero aver dato agli elfi un motivo per soffermarsi un attimo sul loro nuovo vicino e l'impero in ascesa. Ovviamente i missionari della Chiesa sarebbero stati sgraditi in un terreno che cerca di mantenere la propria autonomia dal dominio umano per ristabilire l'antica religione elfica, ma gli storici umani sostengono anche che gli elfi si rifiutarono di fare scambi con i vicini, e che i Cavalieri di Smeraldo erano appostati ai margini per prevenire visitatori.[6]


Alcuni elfi, tuttavia, si rifiutarono di abbandonare il loro credo o il loro sogno di avere una propria terra. Questi divennero i Dalish, mantenendo il nome della loro seconda casa perduta e giurando di mantenere in vita la cultura, la religione e la lingua elfica.


Quando il Custode trova gli elfi Dalish, scopre che sono stati decimati da una violenta malattia che li trasforma in lupi mannari. Il Guardiano del clan, Zathrian, chiede al Custode di aiutarlo a spezzare la maledizione. Richiede che gli porti il primo lupo mannaro, Zanne Lucenti, e che ritorni con il suo cuore per porre fine alla maledizione che sta distruggendo la sua gente. La missione porta il Custode attraverso la Foresta di Brecilian per cercare il leader dei lupi mannari.


Sei nato tra gli elfi dalish: nobili nomadi che rifiutano di unirsi alla società di umani che in passato soggiogò la loro terra natale. I dalish viaggiano in clan molto uniti, lottando per mantenere la loro sapienza quasi dimenticata in un mondo di umani che li teme e li disprezza.Duncan all'inizio dell'Origine dell'Elfo Dalish


Gli elfi Dalish tendono a tenersi tra loro e evitano gli umani ogni volta che possono, ma occasionalmente incontrano viaggiatori umani, o si avventurano vicino a insediamenti umani per fare scambi. Alla minaccia di questi incontri che diventano violenti, un clan Dalish si ritirerebbe prima che vere forze umane vengano coinvolte, ma spesso saranno ancora disposti a mantenere la propria posizione. Alla lunga, le ostilità con gli umani finiranno male per gli elfi, specialmente se l'insediamento umano decide che un determinato clan è diventato più problematico che utile. 041b061a72


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